Quanto accaduto domenica sera rappresenta una sorta di “punto di non ritorno” nel campo della comunicazione e del giornalismo.
Se non sapete di cosa sto parlando, mi riferisco al botta-e-risposta su Twitter tra ENI e Report; se volete maggiori dettagli sui puri fatti, vi rimando all’ottimo post di Jacopo Paoletti.
Quanto accaduto domenica sera porta a una serie di riflessioni che poco hanno a che vedere con chi ha ragione tra ENI e Report; importa poco anche sapere se ha ragione Massimo Mantellini, se è solo materiale adatto per un caso di studio da esperti di comunicazione, gli stessi che riempiranno e aggiorneranno le loro slide di corsi riservati agli addetti ai lavori. Se la comunicazione cambia, è chiaro che l’utente finale è l’ultimo ad accorgersene. Ma prima o poi lo farà, soprattutto se il cambiamento viene sollecitato dal mezzo stesso, che inaugura nuovi comportamenti, azioni, reazioni. In questo caso, ci sono almeno tre ambiti che sono stati toccati.Fonte e per leggere tutto Enrico Gianmarco