- Denuncia Lorenzo Lattanzi, presidente regionale AIART Marche e Vicepresidente nazionale AIART dal suo profilo facebook
"Ogni anno ci troviamo di fronte a situazioni simili, ma non posso fare a meno di domandarmi: è giusto che vengano utilizzati i soldi del canone Rai per (ri)lanciare certi personaggi?
Possiamo scommettere che il brano di Rosa Chemical sarà orecchiabile e - dopo il passaggio sanremese - forse sarà canticchiato persino dai bambini della scuola dell’Infanzia e Primaria. Dietro a quel brano (come a tutti gli altri) però ci sarà un'operazione commerciale e ideologica che non deve sfuggire.
Non è la prima volta che il Festival fa queste operazioni di “violenza culturale” mascherate da politicamente corretto. Possiamo chiedere che certe scelte non siano finanziate con i nostri soldi? Perché mai dobbiamo prestarci sempre a questi giochetti del “purché se ne parli”? Credo sia giunto il momento di non fermarsi alle melodie o alle anticipazioni del grande baraccone festivaliero, facendo caso anche le operazioni commerciali/ideologiche che stanno dietro a certe esibizioni (spesso evidentissime, ad esempio, nei video che accompagnano i motivi in gara). Allora che facciamo? Ci limitiamo anche stavolta a fare finta di niente o a cambiare canale?"
Per approfondire leggi l'intervista al cantante su Vanity fair