DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE REGIONALE AIART MARCHE
Lo so che molti penseranno che non serve lamentarsi di Sanremo perché basta non guardarlo. Ma siccome lo pago pure io (e lo paghi pure tu che stai leggendo) esigo maggiore impegno in creatività e rispetto.
Lo so che molti penseranno che non serve lamentarsi di Sanremo perché basta non guardarlo. Ma siccome lo pago pure io (e lo paghi pure tu che stai leggendo) esigo maggiore impegno in creatività e rispetto.
Le forzature blasfeme e le provocazioni puntualissime, come ad ogni edizione, a chi giovano?
In un'epoca in cui ci si indigna e ci si impegna per il rispetto dell'ambiente, delle minoranze e delle differenze, perché dovrei voltarmi dall'altra parte o far finta di niente?
Perché dovrei rassegnarmi al turpiloquio inserito scientemente nei testi anche quando non fa rima e non aggiunge nulla né alle canzoni né allo spettacolo?
C'è qualcuno che ha ancora a cuore la tutela dei minori da questa deriva in cui la buona educazione non soltanto non va più di moda, ma viene sistematicamente derisa e sbeffeggiata per qualche zerovirgola in più di share?
Lorenzo Lattanzi