Ci sono momenti in cui pensi l’abbiano fatto apposta. Perché Sanremo, cioè il Festival, vale oro. Per la città dei fiori, per la Liguria e soprattutto per la Rai. Perché più se ne parla e più lo si vede. E più lo si vede e più gli incassi pubblicitari salgono. La previsione per quest’anno è di 33 milioni di euro, tre milioni in più dell’anno scorso.
Ci sono momenti in cui pensi l’abbiano fatto apposta perché nemmeno un gaffeur di professione saprebbe fare certe figuracce (tipo: «abbiamo scelto questa ragazza molto bella anche per la sua capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro»), e invece di scusarsi, ripetere all’infinito «sono stato frainteso».
Ci sono momenti in cui pensi l’abbiano fatto apposta perché non puoi credere che in un Festival che si presenta dicendo «sarà incentrato sul rispetto delle donne» venga invitato un trapper come Junior Cally, il quale – nonostante quello che ora sostiene – canta la donna senza alcun rispetto, inscenando in un video (lui dice «per denunciare») un femminicidio.
L’avessero fatto apposta sarebbero stati dei cinici di prima categoria. Gente col pelo sullo stomaco pronta a qualunque cosa per un po’ di successo. Invece, temiamo non l’abbiano fatto apposta. Hanno fatto tutto questo perché, accecati dalla voglia di vincere sempre e a ogni costo, sembrano avere dimenticato qual è il vero ruolo che ancor oggi hanno Sanremo e la Rai....continua a leggere su avvenire.it
L'articolo di Marco Brusati che ha denunciato per primo la presenza di Junior Cally a Sanremo.