Ha suscitato molto interesse e qualche polemica la foto nella quale Mark Zuckerberg festeggia il traguardo dei 500 milioni di utenti raggiunto da Instagram. I più attenti, infatti, hanno notato che sullo sfondo c’è un laptop nel quale la telecamera e la presa per il microfono sono tappati da quello che sembra essere nastro adesivo nero, e si sono chiesti se sia giustificata così tanta paranoia.
La risposta semplice è sì: esistono software appositi, i remote access trojan (RAT), che prendono il controllo del computer e usano il suo microfono per origliare e la sua telecamera per spiare.
Potete immaginare che vedere e ascoltare i discorsi privati di uno come Zuckerberg faccia gola a molti, e il rischio di attacchi è quindi molto reale. Talmente reale che il boss di Facebook ha già subito attacchi (coronati da successo) contro i suoi account Twitter e Pinterest. E anche il direttore dell’FBI, James Comey, ha ammesso di coprire la propria telecamera: sa che è un rischio reale perché l'FBI e il britannico GCHQ usano già questa tecnica.
Anche una persona comune, non legata alla sorveglianza governativa o a grandi interessi economici, può trovarsi in un guaio per non aver tappato la telecamera del computer, perché esistono specialisti in estorsioni via webcam. La vittima non sa di essere ripresa e finisce per fare davanti alla telecamera qualcosa di privato e imbarazzante: il criminale la registra, per poi contattare la vittima minacciando di pubblicare le immagini se non viene pagato un riscatto. Lo sa bene Cassidy Wolf, all’epoca Miss Teen USA, ricattata da un criminale che era riuscito a fotografarla nuda tramite la sua webcam.
Il consiglio pratico è spegnere e chiudere il computer quando non è in uso e coprire la webcam con un adesivo facilmente rimovibile. Per il microfono, invece di tapparne il foro del connettore con del nastro adesivo è meglio inserire uno spinotto per cuffie non collegato a delle cuffie: questo di solito disabilita il microfono integrato, anche se in alcuni modelli di computer, per esempio nei Mac, è possibile modificare questa disabilitazione via software.