«Educare la persona per salvaguardare l'umanità»:
sarà questo il tema con cui il domenicano padre Giorgio Maria Carbone darà il via al decimo ciclo d'incontri sull'educazione nella parrocchia Buon Pastore di Collevario a Macerata: l'appuntamento è fissato per martedì 10 novembre, alle ore 21.15. Il religioso, docente di Bioetica, Antropologia Teologica e Teologia morale presso la Facoltà di Teologia di Bologna, autore di numerosi testi tra cui l'ultimo «Gender: l'anello mancante?» nell'agosto scorso, suo malgrado, è salito alla ribalta delle cronache nazionali a causa dell'imprevisto annullamento del suo intervento al Meeting di Comunione e Liberazione. La Rete per l'educazione, attualmente formata da ben dieci associazioni e movimenti attivi sul territorio che da quest'anno si avvale anche della collaborazione del Consultorio Familiare «Il Portale» di Macerata, ha pensato di affidare proprio a padre Carbone l'apertura della nuova serie, intitolata: «Educare è salvaguardare». Questi appuntamenti rivolti a genitori, insegnanti, catechisti, giovani e a quanti hanno a cuore l'educazione delle giovani generazioni, si caratterizzano per lo stile improntato al dialogo, all'ascolto e alle riflessioni plurali, oltre ogni pregiudizio. L'incontro, dunque, intende offrire un contributo per promuovere la visione della persona in una prospettiva ecologica, attraverso il coinvolgimento di tutte le agenzie educative disponibili al confronto, impegnandosi a superare contrapposizioni esasperate, che rischiano di penalizzare l'approfondimento di questioni cruciali per quest'epoca post-moderna, in cui l'ideologia gender rappresenta soltanto uno degli aspetti più evidenti.Per educare, infatti, è fondamentale cercare di comprendere i nuovi scenari che impongono la ridefinizione, di un nuovo umanesimo, tema centrale del Convegno Ecclesiale di Firenze. Papa Francesco nell'enciclica «Laudato si», al n.155, sottolinea: «L'ecologia umana implica qualcosa di molto profondo: la necessaria relazione della vita dell'essere umano con la legge morale iscritta nella sua propria natura, relazione indispensabile per poter creare un ambiente più dignitoso»
Da Emmaus n.41 del 7/11/2015