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15.01
Categoria: Archiweb

Ci troviamo alle 18 nella Sede di Radio Nuova (via Cinicnelli,4 Macerata) per un momento di verifica e programmazione delle attività provinciali e regionali.

10.01
Categoria: Archiweb

 

CON I RAGAZZI DELLE MEDIE DI FIASTRA E SERRAVALLE (MC) SUL TEMA

“COME I MEDIA PLASMANO IL NOSTRO CERVELLO”

Venerdì 10 gennaio  alle 9:30  gli alunni  della secondaria di I grado "F.lli Ferri" di Fiastra e  quelli della secondaria di I grado "C. Federici" di Serravalle di Chienti si incontreranno nei locali di quest’ ultima scuola  per  partecipare  a una lezione diversa dal solito che li coinvolgerà  e li farà riflettere molto. L’incontro, tenuto da  Lorenzo Lattanzi -  presidente regionale per le Marche dell’AIART -  avrà il titolo: "Come i media plasmano il nostro cervello". L'iniziativa prosegue l'attività realizzata con l'Istituto Comprensivo "Betti" di Camerino - a cui appartengono le due scuole - grazie  al  dirigente scolastico Maurizio Cavallaro e al presidente del consiglio d'istituto Giuseppe Crocetti.  Si farà il punto,  anche in questa sede, su  come le innumerevoli risorse della tecnologia  interagiscono  con le  dinamiche cerebrali. “Quando si parla di tecnologia - spiega Lorenzo Lattanzi - spesso ci si rivolge unicamente ai  rischi correlati all'uso ingenuo o all'abuso di prodotti digitali (smartphone, videogame, socialmedia...) da parte dei bambini, degli adolescenti e dei giovani. In questo modo però si rischia di spegnere l'interesse dei ragazzi per le opportune e necessarie azioni di formazione e prevenzione. Limitarsi a denunciare gli effetti dei comportamenti sbagliati - continua -  non aiuta a comprenderne appieno le cause, anche perché oggi, rispetto agli adulti, i ragazzi sono molto meno ingenui nell'utilizzo dei media. La scommessa è quella di far trasformare gradualmente tutti i prodotti digitali in una grande risorsa per cercare, creare e diffondere una nuova cultura condivisa; far sfruttare al meglio le innumerevoli risorse offerte dalla tecnologia, senza restare intrappolati nella rete; far acquisire la consapevolezza e le competenze necessarie a "smontare il giocattolo", comprendendo attraverso quali "stratagemmi" i ragazzi sono costantemente indotti a diventare consumatori acritici e compulsivi non soltanto di multimedialità. Si tratta quindi di aiutarli a capire - conclude Lattanzi - come e perché i vari devices catturano così tanto la loro  attenzione, modificando progressivamente,  attraverso la comunicazione, i nostri modi di pensare e agire. Da anni le neuroscienze si occupano di questi fenomeni e la ricerca è solo all'inizio, ma alcune azioni e reazioni  sono già state pienamente dimostrate”. 

Paola Olmi
Segretaria Regionale AIART Marche

 

20.12
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"... la ragione della nostra speranza è questa: Dio è con noi e Dio si fida ancora di noi! Ma pensate bene a questo: Dio è con noi e Dio si fida ancora di noi. 
E' generoso questo Dio Padre! Egli viene ad abitare con gli uomini, sceglie la terra come sua dimora per stare insieme all’uomo e 
farsi trovare là dove l’uomo trascorre i suoi giorni nella gioia o nel dolore. 
Pertanto, la terra non è più soltanto una “valle di lacrime”, ma è il luogo dove Dio stesso ha posto la sua tenda, 
è il luogo dell’incontro di Dio con l’uomo, della solidarietà di Dio con gli uomini.
Dio ha voluto condividere la nostra condizione umana al punto da farsi una cosa sola con noi nella persona di Gesù, che è vero uomo e vero Dio. 
Ma c’è qualcosa di ancora più sorprendente. La presenza di Dio in mezzo all’umanità non si è attuata in un mondo ideale, idilliaco, ma in questo mondo reale, segnato da tante cose buone e cattive, segnato da divisioni, malvagità, povertà, prepotenze e guerre. 
Egli ha scelto di abitare la nostra storia così com’è, con tutto il peso dei suoi limiti e dei suoi drammi. Così facendo ha dimostrato in modo insuperabile la sua inclinazione misericordiosa e ricolma di amore verso le creature umane. 
Egli è il Dio-con-noi; Gesù è Dio-con-noi. Credete questo voi? Facciamo insieme questa professione: 
Gesù è Dio-con-noi! Gesù è Dio-con noi da sempre e per sempre con noi nelle sofferenze e nei dolori della storia. I
l Natale di Gesù è la manifestazione che Dio si è “schierato” una volta per tutte dalla parte dell’uomo, per salvarci, 
per risollevarci dalla polvere delle nostre miserie, delle nostre difficoltà, dei nostri peccati. 
Da qui viene il grande “regalo” del Bambino di Betlemme: Lui ci porta un’energia spirituale, un'energia che ci aiuta a non sprofondare nelle nostre fatiche, 
nelle nostre disperazioni, nelle nostre tristezze, perché è un’energia che riscalda e trasforma il cuore. 
La nascita di Gesù, infatti, ci porta la bella notizia che siamo amati immensamente e singolarmente da Dio, 
e questo amore non solo ce lo fa conoscere, ma ce lo dona, ce lo comunica!
Dalla contemplazione gioiosa del mistero del Figlio di Dio nato per noi, possiamo ricavare due considerazioni.
La prima è che se nel Natale Dio si rivela non come uno che sta in alto e che domina l’universo, ma come 
Colui che si abbassa, discende sulla terra piccolo e povero, significa che per essere simili a Lui noi non dobbiamo metterci al di sopra degli altri, 
ma anzi abbassarci, metterci al servizio, farci piccoli con i piccoli e poveri con i poveri. 
Ma è una cosa brutta quando si vede un cristiano che non vuole abbassarsi, che non vuole servire. Un cristiano che si pavoneggia dappertutto, è brutto: 
quello non è cristiano, quello è pagano. Il cristiano serve, si abbassa. Facciamo in modo che questi nostri fratelli e sorelle non si sentano mai soli!
La seconda conseguenza: se Dio, per mezzo di Gesù, si è coinvolto con l’uomo al punto da diventare come uno di noi, 
vuol dire che qualunque cosa avremo fatto a un fratello o a una sorella l’avremo fatta a Lui. Ce lo ha ricordato lo stesso Gesù: 
chi avrà nutrito, accolto, visitato, amato uno dei più piccoli e dei più poveri tra gli uomini, avrà fatto ciò al Figlio di Dio. 
Affidiamoci alla materna intercessione di Maria, Madre di Gesù e nostra, perché ci aiuti in questo Santo Natale, ormai vicino, 
a riconoscere il volto del nostro prossimo, specialmente delle persone più deboli ed emarginate, l’immagine del Figlio di Dio fatto uomo".

Papa Francesco, udienza generale, 18 dicembre 2013

 
 
FELICE NATALE
 
A.I.A.R.T. Macerata - A.I.A.R.T. Marche 

 

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