Immaginiamo una bambina o un bambino di 5-6 anni davanti ad uno spot veicolato su tv o via web (social in primis)che riconosce la confezione degli assorbenti che ha visto in bagno….Libertà di educazione significa che non può essere uno spot a dettare i tempi e l’età in cui un genitore decide di affrontare certi argomenti. E poi la banalizzazione animata, siamo certi che sia la formula migliore?
Il rispetto per la donna, il suo corpo e la sua intimità passa anche, e soprattutto, attraverso questi canali.