"Fortnite": Quando un fenomeno assume dimensioni così imponenti e globali, porta con sé anche numerosi problemi.
Se non avete mai sentito parlare di Fortnite, probabilmente non avete attorno né bambini (sopra gli 8 anni) né ragazzi. Si tratta del videogioco più popolare del momento. In pochi mesi ha raggiunto i 200 milioni di utenti registrati e ogni giorno può contare su circa 30 milioni di giocatori attivi.
Un successo tale da avere sdoganato anche tra chi non l'ha mai provato alcuni "movimenti" e "balletti" dei suoi personaggi.
Alla base del successo di questo videogioco ci sarebbero soprattutto tre fattori. Il primo: il meccanismo su cui si basa è molto semplice. Si può giocare da soli oppure in piccole squadre. Vince il giocatore o la squadra che resta viva. Il secondo motivo è che è un gioco «free-to-play», ovvero per iniziare a giocare non si paga. Ma per personalizzare il proprio personaggio (con nuove armi e non solo), si spende eccome; anche cifre importanti. Il terzo è che un «battle royale», cioè uno scontro epico tra molte persone diverse che termina quando un solo combattente rimane in piedi. Una sorta di «tutti contro tutti».
Realizzato per pc, console e smartphone, Fortnite sta fatturando cifre da capogiro. Secondo Superdata Research, parliamo di 300 milioni di dollari al mese. Un successo che ha fatto diventare ricchissimo anche il 27enne Richard Tyler Blevins. Con il soprannome Ninja è uno degli «streamer» più famosi del mondo. Cioè uno che pubblica su piattaforme come Twitch o YouTube i video delle sue partite, mostrando agli spettatori (oltre 2 milioni a filmato) le tattiche usate durante le varie fasi di gioco. In un'intervista rilasciata alla rete tv CNBC, lo scorso marzo, Ninja ha dichiarato di riuscire a guadagnare 500mila dollari al mese. Da allora, il numero dei suoi fan – grazie soprattutto a Fortnite, di cui è diventato il «volto ufficiale» – è raddoppiato.
continua a leggere su avvenire.it