Dichiarazione stampa del presidente dell’Aiart Luca Borgomeo del 26 marzo 2015.
"Una barbarie, coerentemente con il titolo del programma, ieri su La7. Uno spot manifesto a favore della paternità omosessuale e dell’utero in affitto. L’ultima puntata delle ’invasioni’ di Daria Bignardi ha alterato il senso autentico della genitorialità, con una storia che utilizza i codici tipici della famiglia tradizionale, a scapito dell’affermazione naturale dei ruoli familiari e soprattutto dei diritti dei bambini, vere vittime di questa vicenda". Lo afferma una nota dell’associazione di telespettatori cattolici Aiart. "Protagonisti due uomini gay sposati in Spagna e genitori di tre meravigliosi gemelli partoriti da una donna che ha affittato il suo utero. Ma i tre gemellini, purtroppo, sono stati intenzionalmente lasciati sullo sfondo. È stato il canto del cigno di Daria Bignardi nell’ultima puntata del suo moribondo programma, la rete decide di chiuderlo anticipatamente per flop di ascolti. Il tutto condito dalla presenza ’benedicente’ di Umberto Veronesi. L’Aiart rifiuta queste proposte televisive che, spacciate per normalità, vogliono innervare negli spettatori modelli esistenziali fuorvianti"